Il cognome Torres è relazionato con il mondo del vino da oltre tre secoli, quando gli antenati degli attuali membri della famiglia si stabilirono nel Penedès, terra vinicola dall'epoca dei Fenici.
La famiglia si dedicò alla coltivazione delle sue terre, trasmettendo di generazione in generazione la sua dedizione.
Passarono vari anni, finché si iniziarono a commercializzare i loro vini. L'attività commerciale iniziò nel 1800, con un carretto trainato da cavalli che trasportava il vino in botti di legno. Fu quando Jaime Torres Vendrell rientrò in patria da Cuba che la famiglia Torres iniziò ad espandersi in Spagna e nel mondo. Jaime Torres tornò in Spagna con l'idea di trasportare i suoi vini dalla Catalogna a Cuba, Argentina e Porto Rico.
Nel 1870 Jaime e Miguel Torres Vendrell fondarono, assieme al loro padre, la società Torres y CIA: iniziò contemporaneamente la costruzione della prima cantina a Vilafranca del Penedès.
I loro vini ottennero un prestigio incredibile in tutti i luoghi in cui gli intrepidi marinai di Sitges e Vilanova li trasportavano. Cartagena de Indias, Santiago de Cuba, Veracruz, Brema, Amburgo e San Pietroburgo erano solo alcune delle loro destinazioni.
I vini ottennero premi e riconoscimenti internazionali a Vienna, Filadelfia e Parigi.
Lo spirito imprenditoriale della famiglia Torres fece sì che le energie non venissero concentrate solamente nell'elaborazione dei vini, ma anche nella distillazione dei liquori. Per questo, sin dagli inizi la distillazione dei brandy ebbe un ruolo importantissimo; Juan Torres Casals fu il grande promotore del brandy fino al 1928.
L'espansione di Torres nel mondo si deve alla tenacia e allo spirito intrepido di Miguel Torres Carbó. Questi ricordò sempre i suoi inizi, con le sue bottiglie in mano, vendendole ai migliori ristoranti e negozi dell'epoca.
La guerra civile provocò una crisi gravissima. Nel 1939, la cantina venne bombardata e rasa al suolo. Solo lo sforzo di Miguel Torres Carbó e di sua moglie Doña Margarita consentì di ricostruirla.
Successori di Miguel Torres Carbó
A partire da allora, i progressi di Torres nel mondo sono continuati, crescendo costantemente e consolidandosi. Nel 1979 venne aperto lo stabilimento di Valle Central de Chile (Curicó); lì si elabora una grandissima varietà dei vini pregiati della cantina, in terre senza filossera, visto che tutto il Cile ne è libero.
Marimar Torres è il simbolo della presenza di Torres in California. E' lei l'artefice di vini tanto eleganti come gli Chardonnay e i Pinot Noir. Questi vini vengono prodotti con uva di un vigneto della Denominazione d'Origine di Sonoma County, Russian River/Green Valley.
La famiglia, generazione dopo generazione, ha trasmesso ai suoi membri il segreto dell'elaborazione dei suoi grandi vini e l'amore per la terra d'origine. Questa tradizione, unita allo sguardo costantemente proiettato al futuro, ha convertito la Torres in una grande azienda, esportatrice in oltre 130 paesi del pianeta.
Torres 10
La distillazione dei vini bianche è una pratica antichissima nel Penedès: secondo le fonti, risalirebbe ad Arnau de Vilanova (XIII secolo).
Il Brandy TORRES nacque nel 1928, quando Don Juan Torres iniziò a invecchiare in botti di rovere l'acquavite distillata a partire dai suoi vini.
Le “holandas”, ottenute attraverso la distillazione di vini bianchi selezionati, vengono invecchiate in botti di quercia americana, secondo il metodo tradizionale di “soleras”. Alla fine della maturazione, si preleva una piccola quantità di brandy da ognuna delle “soleras” più antiche, e si procede riempendo queste botti con brandy riserva, con un invecchiamento superiore ai due anni. Si ottiene così un brandy invecchiato e nobile, con un aroma intenso, corpo vellutato e delicatezza sul palato.